Il brevetto europeo può essere ottenuto negli Stati membri dell’Organizzazione Europea dei Brevetti previa presentazione di una richiesta redatta in inglese, francese o tedesco, e la sua protezione può essere richiesta anche in Stati non membri che permettono di estendere il brevetto anche al loro territorio. Una volta approvato, un brevetto europeo dà al titolare gli stessi diritti che otterrebbe con un brevetto nazionale in quegli stessi paesi. La tutela del brevetto europeo può essere fatta valere in tutta l’Unione Europea, senza dover depositare la domanda in ognuno dei paesi.
Tutela brevetto europeo: qualche informazione
Con la Convenzione di Monaco del 1973, che ha visto l’adesione di tutti gli stati membri dell’UE, è stata creata una procedura comune per il rilascio dei brevetti in Europa e dunque per un sistema unico di tutela, per il cui scopo è stato creato l’Ufficio Europeo Brevetti. Oggi vige dunque un unico sistema di tutela che accomuna gli stati membri, e che rende decisamente più snelle le procedure in merito. Naturalmente anche i costi si riducono, in quanto si può presentare una domanda unica per tutti i paesi. La tutela giudiziaria è affidata a una Corte sovranazionale e multinazionale formata da giudici provenienti dai paesi membri che operano secondo procedure comuni regolate da un codice unico e dettagliato per ogni singolo caso.
Depositare la domanda per un brevetto europeo
La domanda per un brevetto europeo viene presentata all’Ufficio Europeo dei Brevetti, e in Italia presso la Camera di Commercio di Roma. Dopo essere stata depositata, la domanda passerà poi alla fase di esame e successivamente all’eventuale concessione. Solo dopo quest’ultima fase, la domanda potrà essere convalidata presso i paesi designati, previa traduzione nelle relative lingue, che dovrà essere giudicata conforme all’originale e depositata alla Camera di Commercio, pena il rifiuto del brevetto da parte del paese in questione. Il brevetto europeo vale 20 anni a partire dalla data di deposito.